Energia cinetica: cos’è, come funziona, dove è applicata

Non ricordate per nulla la fisica, le sue formule e la loro applicazione più pratica? Niente paura: alcuni concetti sono più semplici di quello che si possa credere e, soprattutto, sono assolutamente comuni da osservare nella vita di tutti i giorni. Così accade, per esempio, per l’energia cinetica.

 

Tutte le proprietà e le applicazioni dell’energia cinetica

È, com’è facile intuire dal nome, un’energia che dipende dal movimento. Vale la pena, però, richiamare il concetto stesso di energia, inteso in fisica come la capacità da parte di un corpo o di un sistema di compiere un determinato lavoro e sviluppare una determinata forza. Di conseguenza, l’energia cinetica, l’energia posseduta da un corpo in movimento, può essere definita proprio come il lavoro (in senso fisico, s’intende) che si deve compiere su quel corpo o quel sistema per raggiungere una certa velocità partendo da zero. Esiste, ovviamente, una formula ben precisa e dei teoremi corollari che è facile trovare in qualsiasi buon manuale di fisica: non serve ricordarli qua, quello che è interessante è sottolineare come l’energia cinetica sia correlata alla massa e alla velocità. Ciò significa che, a parità di massa, un corpo tre volte più pesante svilupperà un’energia cinetica tre volte superiore e che anche a parità di massa il corpo più veloce creerà maggiore velocità cinetica, con un rapporto che questa volta è al quadrato.

 

Osservazioni come queste possono risultare particolarmente interessanti se si considera che la velocità cinetica è da sempre sfruttata nel campo delle risorse energetiche alternative, per esempio. Mulini a vento, pale eoliche, dighe sfruttano in naturale movimento del vento o dell’acqua per produrre un’energia “pulita” e che è frutto appunto quasi esclusivamente di fenomeni naturali: non a caso, semplificando, si dovrebbe pensare a impiantare strutture che sfruttano l’energia cinetica proveniente dal vento o dall’acqua soprattutto in zone in cui questi sono particolarmente abbondanti, per approfittare appunto della proporzionalità fisica di cui si diceva. Se si considera che persino le più moderne macchine elettriche sfruttano forme di energia cinetica, insomma, si capisce perché, dalle ferrovie alla domotica attorno a noi abbiamo tante applicazioni concrete di questo principio fisico: serve solo imparare a riconoscerlo.